Descrizione
MINIPIA TURISMO PUGLIA sostiene Grandi, Medie e PMI e prevede il rilancio ed il consolidamento del settore turistico attraverso l’ampliamento, l’ammodernamento e la ristrutturazione di immobili destinati o da destinarsi alle attività turistico alberghiere per lo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione degli attrattori culturali e naturali del territorio della Regione Puglia.

Soggetti beneficiari
Possono presentare domanda per le agevolazioni previste dal MINIPIA TURISMO PUGLIA:

  1. le imprese di grande, media, piccola e micro dimensione;
  2. la rete di impresa, nella forma della Rete-soggetto che rappresenta un soggetto dotato di personalità giuridica autonoma. E’ possibile presentare la domanda anche nella forma giuridica del Consorzio. Sia la Rete di Impresa che il Consorzio devono essere costituiti per la maggioranza da operatori turistici.

Le iniziative agevolabili con il MINIPIA TURISMO PUGLIA devono essere riferite a unità locali ubicate/da ubicare nel territorio della Regione Puglia.


Settori di Interesse
Sono ammissibili alle agevolazioni le domande presentate da grandi, medie, piccole e micro imprese che intendono realizzare attività ed iniziative rientranti nella “Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007 – Aggiornamento 2022” (G.U. n. 309 del 30/12/2021).

Progetti ammissibili MiniPia Turismo:

  1.  ampliamento, ammodernamento, ristrutturazione  o riattivazione di strutture turistiche alberghiere ed extralberghiere esistenti;
  2. realizzazione di strutture turistico alberghiere ed extralberghiere, attraverso lavori di manutenzione straordinaria e/o consolidamento, restauro e risanamento conservativo di:
    b1) immobili che presentano interesse artistico e storico-architettonico
    b2) immobili abbandonati da almeno tre anni ed ubicati in zona “A” – centro storico – da destinarsi interamente ad attività ricettiva. Le strutture extra alberghiere di cui alle precedenti lettere b1) e b2) devono conseguire, attraverso l’iniziativa proposta, un numero di camere non inferiore a 5.
  3. manutenzione straordinaria e/o consolidamento, restauro e risanamento conservativo di edifici rurali, masserie, trulli, torri, fortificazioni, casine d’epoca e casali al fine della trasformazione dell’immobile in strutture turistico alberghiere ed in strutture extralberghiere;
  4. nuove attività turistico alberghiere attraverso il recupero fisico e/o funzionale di strutture non ultimate, legittimamente iniziate, destinate ad attività ricettive;
  5. recupero e riqualificazione di edifici abbandonati e/o necessitanti di opere di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia da destinare alla realizzazione di strutture turistico alberghiere, ostelli nonché strutture sportive, culturali e/o ricreative;
  6. la realizzazione o l’ammodernamento degli stabilimenti balneari, ivi compresi gli spazi destinati alla ristorazione e alla somministrazione di cibi e bevande, ai parcheggi ed ai punti di ormeggio;
  7. la realizzazione, l’ampliamento, l’ammodernamento e la ristrutturazione di campeggi ed approdi turistici;
  8. gli interventi volti al miglioramento, ampliamento e realizzazione di infrastrutture sportive;
  9. parchi tematici intesi quali strutture concepite intorno a temi ispirati.


Gli investimenti possono prevedere anche la realizzazione di “servizi funzionali” che migliorano la qualità complessiva del servizio offerto.

Spese ammissibili
Il MINIPIA TURISMO deve essere costituito da Investimenti Produttivi integrati con programmi di carattere digitale e/o tecnologico che riguardino almeno uno dei seguenti interventi:

  1. progetti di Innovazione digitale, tecnologica, strategica, organizzativa e gestionale delle imprese turistiche;
  2. progetti formativi volti alla qualificazione delle competenze relative alla trasformazione digitale, al turismo sostenibile, alla transizione ecologica ed alla riconversione green. Il progetto oggetto di agevolazione potrà comprendere programmi di tutela ambientale nonché, esclusivamente per le PMI, anche:
  3. programmi di consulenze specialistiche, inclusa l’Internazionalizzazione;
  4. spese per la partecipazione a fiere.

La rete di impresa/consorzio, può presentare un progetto coordinato ed integrato volto ad incrementare i flussi turistici, anche internazionali ampliando il business di ogni singolo partecipante alla rete, che si impegna a condividere un prodotto turistico rinnovato, esperienziale ed integrato, anche attraverso la figura di un Temporary Manager, come di seguito descritto:

  1. investimenti digitali (esempio: sviluppo ed implementazione di una piattaforma digitale di tour operating, che promuova l’offerta turistica territoriale);
  2. percorsi formativi, al fine di agevolare per le imprese retiste/consorziate l’aggiornamento e la qualificazione del personale;
  3. pacchetti multifunzione, che riguardano servizi specialistici inclusa l’Internazionalizzazione e la partecipazione a fiere.

La rete soggetto/consorzio dovrà essere costituita da almeno 5 imprese retiste/consorziate. Non sono finanziabili i progetti che risultino violare il principio di non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali.

MINI PIA – Come Funziona
I MINI PIA TURISMO PUGLIA devono riguardare programmi di investimento di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compresi tra 30mila euro e 5 milioni di euro.

  • I programmi di investimento produttivo devono prevedere spese ammissibili non superiori al 90% del progetto integrato.
  • Gli investimenti per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione non possono eccedere 500mila euro.
  • Gli investimenti per l’innovazione a favore delle PMI non possono eccedere 500mila euro.
  • Gli investimenti per la formazione non possono eccedere 2 milioni di euro per la Grande Impresa e 500mila euro per le PMI.
  • Gli investimenti per la tutela dell’ambiente non possono eccedere 3 milioni di euro per la Grande Impresa e 1,5 milioni di euro per le PMI.
  • Le spese delle PMI per servizi di consulenza e di internazionalizzazione non potranno superare 500mila euro e le spese per la partecipazione alle fiere non potranno superare 500mila euro.
  • Gli investimenti riguardanti il programma della rete d’impresa/consorzi devono essere compresi tra 500mila euro e 2 milioni di euro.


Alla percentuale di contributo a fondo perduto potrà essere aggiunta un’ulteriore agevolazione fino al limite del 20% così ripartita:

  • 10% di contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore;
  • 10% di ESL su operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione, sul finanziamento bancario concesso.

Il contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore comprenderà l’eventuale preammortamento che avrà una diversa durata a seconda della tipologia di investimento