Descrizione
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha approvato lo strumento dei Mini contratti di sviluppo con una dotazione iniziale di 300 milioni di euro.
L’obiettivo è supportare investimenti per:
- Sviluppare o fabbricare tecnologie critiche.
- Rafforzare le catene del valore.
Ambito territoriale: Regioni del Mezzogiorno.
Soggetti beneficiari
Possono partecipare tutte le imprese che:
- Sono regolarmente costituite e iscritte al Registro delle Imprese.
- Sono in regola con normativa edilizia, urbanistica, del lavoro, della sicurezza, ambientale e contributiva.
Entità e forma dell’agevolazione
Investimenti ammissibili: tra 5 e 20 milioni di euro.
Tipologia di agevolazione: contributo a fondo perduto sulle spese ammissibili, così suddiviso:
- Piccole imprese: 55%.
- Medie imprese: 45%.
- Grandi imprese: 35%.
Dotazione finanziaria complessiva: 300 milioni di euro.
Attività finanziabili e spese ammissibili
Progetti che promuovono:
- Tecnologie digitali e “deep tech”.
- Soluzioni green.
- Biotecnologie, inclusi medicinali critici UE e relativi componenti.
Spese ammissibili:
- Suolo aziendale e sue sistemazioni (max 10% dell’investimento totale).
- Opere murarie e assimilate (max 40% dell’investimento totale).
- Macchinari, impianti e attrezzature nuove.
- Inclusi impianti per energia rinnovabile o cogenerazione.
- Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche.
- Per grandi imprese: fino al 50% dell’investimento complessivo ammissibile.
Condizioni:
- Le spese devono riguardare immobilizzazioni strumentali al programma di investimento.
- Devono essere avviate dopo la presentazione della domanda e concluse entro 36 mesi dall’approvazione.