Descrizione
Regione Lombardia e il Sistema Camerale lombardo attivano lo sportello 2024 del bando “Nuova Impresa” finalizzato a sostenere l’avvio di nuove imprese e l’autoimprenditorialità,
anche in forma di lavoro autonomo con partita IVA individuale, anche quale opportunità di ricollocamento dei soggetti fuoriusciti dal mercato del lavoro, attraverso l’erogazione di contributi sui costi connessi alla creazione delle nuove imprese.

Soggetti beneficiari
Possono accedere a questo bando le seguenti categorie di beneficiari:

  1. Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI): Devono aver aperto una nuova impresa in Lombardia dal 1° giugno 2023 e devono essere in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese. Non sono considerate nuove imprese le nuove sedi operative di aziende già esistenti.
  2. Lavoratori autonomi: Devono avere partita IVA individuale attiva dal 1° giugno 2023 e domicilio fiscale in Lombardia.
  3. Professionisti ordinistici: Devono avere partita IVA individuale attiva da non oltre quattro anni e domicilio fiscale in Lombardia. Possono ottenere il contributo per avviare l’attività ordinistica dopo il praticantato e l’abilitazione professionale.

Non possono partecipare le imprese con codice Ateco delle sezioni Agricoltura, silvicoltura e pesca, Attività finanziarie ed assicurative, e attività connesse a lotterie, scommesse, e sexy shop. Sono ammesse le nuove imprese iscritte all’Albo delle imprese agromeccaniche di Regione Lombardia.

I beneficiari devono inoltre:

  • Non avere rappresentanti con cause di divieto, decadenza o sospensione.
  • Essere in regola con gli obblighi contributivi (DURC regolare).
  • Le MPMI devono essere in regola con il pagamento del diritto camerale.

I dati relativi alla partita IVA e all’inizio attività saranno verificati nelle banche dati dell’Agenzia delle Entrate e nel Registro delle Imprese.

Entità e forma dell’agevolazione
La dotazione finanziaria destinata allo sportello 2024 ammonta a complessivi euro 3.706.765,45 a carico di Regione Lombardia.

L’agevolazione prevede un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ammissibile, con un massimo di € 10.000. Il budget di spesa deve includere almeno € 3.000 di investimento, che può comprendere spese in conto capitale e spese di parte corrente. Ogni impresa o professionista può presentare una sola domanda, ma chi ha già presentato una domanda non ammessa può riprovare. Le nuove imprese che possiedono apparecchi per il gioco d’azzardo lecito sono escluse dal contributo.