Descrizione
Nuovo contributo alle imprese che acquistano materiali e prodotti alternativi a quelli in plastica monouso, a partire da quelli per il consumo di alimenti.

Credito d’imposta al 20%, pari ad un bonus fino a 10mila euro, per le imprese che dicono addio alla plastica monouso, a partire da quella per alimenti, optando per prodotti riutilizzabili, biodegradabili o compostabili.

Il contributo è previsto dal nuovo Decreto Sostenibilità, che agevola le spese dal 2022 al 2024, di prossima pubblicazione sul sito del MASE.

Soggetti beneficiari
Per poter accedere all’agevolazione, tali imprese devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere attive, regolarmente costituite e iscritte al Registro delle imprese;
  • essere iscritte all’assicurazione generale obbligatoria o alle forme esclusive e sostitutive della stessa oppure alla gestione separata;
  • non aver ricevuto sanzioni interdittive;
  • non avere nei propri confronti cause di divieto, decadenza o sospensione di cui all’articolo 67 del Dlgs n. 159/2011;
  • non trovarsi in stato di liquidazione o essere soggette a procedure concorsuali con finalità liquidatoria.

Sono considerate ammissibili le spese sostenute nel corso degli anni dal 2022 al 2024.

Attenzione: in merito alle spese sostenute nel 2022, si fa presente che non sono agevolate quelle sostenute prima dell’entrata in vigore del decreto legislativo n. 196/2021, cioè il 14 gennaio 2022.

Inoltre, non sono comprese le spese per l’acquisto di prodotti che vengono utilizzati dal richiedente e si configurano unicamente come merce di rivendita.

Abilità finanziaria è di €3.000.000,00.


Spese ammissibili
Sono ammissibili le spese sostenute dal 14 gennaio 2022 al 31 dicembre 2024, certificate tramite apposita attestazione.

Sono escluse quelle per acquisto di prodotti non utilizzati internamente all’azienda ma destinati a merce di rivendita.

Non appena entrerà in vigore il decreto, si dovrà fare domanda utilizzando la piattaforma che sarà messa a disposizione sul sito web del Ministero dell’Ambiente, seguendo le istruzioni che saranno rese note.

Il contributo sarà poi concesso in forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione, erogato nei limiti delle risorse disponibili (3 milioni per ciascun anno), eventualmente riproporzionato in base alle richieste.